29 maggio 2015

Impariamo i termini dei degustatori di vino

Vi siete mai chiesti che vuol dire il vino ha un sapore fruttato con note di…ecco risolto il dilemma.

I bianchi si riconoscono per il color giallo pronunciato e sovente per il sedimento.
I rossi si riconoscono dall’olfatto e al gusto marsalato.

Abboccato: vino in cui è presente il gusto dolce.
Alcolico: vino di grado alcolico piuttosto elevato.
Allappante: vino ricco di tannino.
Amabile: vino in cui prevale il gusto dolce.
Annata: indica l’anno di vendemmia.
Armonico: vino in cui i sapori si fondono e si esaltano e inoltre anche di gusto digestivo.
Aroma: il caratteristico odore dell’uva conservato da alcuni vini.
Asciutto: dicesi di vino completamente fermentato che però conserva piccole tracce di zucchero.
Asprigno: vino con una certa aliquota d’acidità
Austero: si dice di vino giovane la cui morbidezza è spezzata da un breve sapore astringente.
Bouquet: le sensazioni che sprigionano il vino negli organi umani del gusto e dell’odorato (aroma, odore, profumo):
Brillante: trasparente e cristallino.
Brut: spumante “Champenois” quasi privo di zuccheri.
Caldo: dicesi di vino ad alto contenuto d’alcool e glicerina.
Champenois: indica il sistema per ottenere lo spumante a fermentazione naturale.
Charmat: vino spumante ottenuto in autoclave col metodo “Charmat”.
Con retrogusto: vino che, appena bevuto, lascia un sapore diverso da quello iniziale.
Corpo: si indica un vino nel suo insieme di sostanze estrattive, pieno e alcolico.
Decrepito: vino superato dal tempo e dalle contaminazioni.
DOC: vino a denominazione di origine controllata.
DOCG: vino a denominazione di origine controllata garantita.
Duro: vino ricco di tannino e ancora da maturare.
Erbaceo: vino acidulo, che contiene sapore d’erba.
Fermentazione naturale: vino spumante con gas anidride carbonica liberata naturalmente.
Fresco: vino che dà sensazioni di freschezza.
Generoso: vino d’alto contenuto alcolico, che si sente pieno nella degustazione.
Leggero: vino di modesta gradazione alcolica.
Limpidissimo: trasparente ma non cristallino.
Limpido: non proprio trasparente.
Maderizzato: vino ossidato e quindi superato per età o per contaminazione con l’aria e la luce.
Morbido: vino che dà una piacevole sensazione sottile come una carezza.
Nervoso: vino che dà una gradevole sensazione tattile, la cui morbidezza è arricchita da vivacità.
Oleoso: vino morbido e passante al tempo stesso.
Passante: vino flessibile che non urta il palato.
Pastoso: vino nel quale il gusto dolce è deciso ma non sovrastante.
Pieno: vino ricco e corposo.
Profumo: odore particolare che acquista il vino fatto.
Rotondo: vino pieno e morbido al tempo stesso.
Sapido: vino dal sapore pieno e vivo.
Sulla vena: vino in cui si avverte il gusto dolce.
Vellutato: vino che dà una piacevole sensazione tattile, come una carezza sul velluto.
Vinoso: sapore sano e genuino.



Un breve glossario che non ha nessuna pretesa di esaustività, ma che riporta esempi di una terminologia a volte strana e buffa e a volte di difficile lettura riferita al vino, a partire dal vigneto fino alla cantina e alle fasi della degustazione.
Affinamento: periodo di riposo del vino in bottiglia, durante il quale perfeziona il carattere, l’equilibrio e l’armonia.
Antociani: pigmenti presenti nelle bucce delle uve rosse.
Aromatico: profumo che riconduce agli aromi primari dei vitigni aromatici ( Moscato, Gewürztraminer, Malvasia)
Barrique: piccola botte originaria del bordolese, in genere della capacità di 225 L, utilizzata per la maturazione dei vini.
Balthazar: Bottiglia della capacità di 16 bottiglie da 0.75 lt (12 litri)
Botrytis Cinerea: muffa che si sviluppa sulla buccia degli acini, detta anche “muffa nobile”, perché in una fase del suo sviluppo larvale, su alcuni vitigni e in determinate condizioni climatiche, permette la concentrazione degli zuccheri e l’incremento di sostanze aromatiche. Da uve attaccate dalla muffa nobile si ottengono vini di grande pregio.
Cru: zona molto ristretta o singolo vigneto con particolari condizioni pedoclimatiche, a grande vocazione vitivinicola.
Diradamento: riduzione del numero di grappoli sulla pianta, per diminuire la quantità e migliorare la qualità delle uve prodotte.
Fermentazione alcolica: processo realizzato dai lieviti, che trasformano gli zuccheri in alcol etilico, anidride carbonica, sostanze secondarie ed energia.
Fermentazione malolattica: processo realizzato da alcuni batteri lattici, che trasformano l’acido malico in acido lattico e anidride carbonica, con diminuzione dell’acidità del vino e conseguente aumento della sensazione di morbidezza.
Filossera: afide parassita che attacca i distrugge le radici della vite europea; per evitare la distruzione di queste viti è necessario ricorrere ad un innesto su piede americano.
Flavoni: pigmenti presenti nelle bucce delle uve, responsabili del colore dei vini bianchi.
Goudron: letteralmente “catrame”, profumo particolare e tipico di alcuni grandi vini rossi invecchiati a lungo.
Guyot: sistema di allevamento della vite, a spalliera, utilizzato per produzioni di qualità.
Jéoroboam: Bottiglia della capacità di quattro bottiglie da 0.75 lt (3 lt)
Idrocarburo: Odore che ricorda quello del metano, caratteristico di alcuni vini troppo invecchiati.
Magnum: Bottiglia della capacità di due bottiglie da 0.75 lt (1,5 lt)
Mathusalem: Botttiglia della capacità di 8 bottiglie da 0.75 lt (6 lt)
Metodo Charmat o Martinotti: metodo di spumantizzazione con rifermentazione (seconda fermentazione) in grandi recipienti, utilizzato per produrre spumanti freschi e fraganti.
Nabuchodonosor: Bottiglia della capacità di 20 bottiglie da 0.75 lt (15 lt)
Polifenoli: sostanze presenti soprattutto nelle bucce degli acini, responsabili del colore dei vini, della struttura e della tannicità.
Réhoboam: Bottiglia della capacità di 6 bottiglie da 0.75 lt (4,5 lt)
Salmanazar: Bottiglia della capacità di 12 bottiglie da 0.75 lt (9 lt)
Sauternes: territorio a denominazione nel distretto vitivinicolo del Bordeaux, famoso per il vino bianco dolce dalle caratteristiche uniche conferitegli dalla Botrytis Cinearea.
Schioppettino di Prepotto: tipologia di vino rosso autoctono friulano prodotto nella sottozona di Prepotto, riconosciuta nell’ambito dei Colli Orientali del Friuli e con disciplinare apposito.
Solfiti: sostanze utilizzate nel mosto e/o nel vino con proprietà antisettiche e antiossidanti, chiarificanti e di selezione sui lieviti.
Sottozona: area limitata particolarmente vocata e avente specifiche caratteristiche ambientali o tradizionalmente note, che fa parte di una zona di produzione più estesa.
Speziato: profumo riconducile a sentori di spezie, legati alla tipologia del vino o alla sua evoluzione, a volte dolci come la vaniglia e la cannella a volte più pungenti come il pepe nero.
Spollonatura: operazione di potatura verde che si compie sulla vite e che consiste nel togliere i germogli usciti dal legno vecchio (polloni) normalmente infruttiferi.
Stato evolutivo: qualità del vino in funzione della sua evoluzione.
Tannini: sostanze polifenoli che presenti in raspo, buccia e vinaccioli, che danno strutture e tannicità (astringenza) al vino rosso.
Terroir: insieme delle caratteristiche di un territorio, particolarmente legate al terreno e al microclima, in grado di dare una chiara impronta al carattere e alla qualità del vino.
Tonneau: botte di legno, in genere più grande della barrique, che può anche superare i 500-600 L di capacità.
Uvaggio: mescolanza di uve da utilizzare nella produzione di un vino: posso essere solo a bacca bianca, solo a bacca rossa o miste.
Vendemmi tardiva: vendemmi posticipata di qualche settimana rispetto a quella normale, per avere grappoli parzialmente appassiti (surmaturazione) a causa dell’evaporazione di acqua, molto ricchi di zuccheri e sostanze estrattive.
Vinaggio: vino ottenuto dalla miscelazione di qualità diverse di vini effettuata dopo la fermentazione.
Vinoso: profumo del vino rosso molto giovane, che ricorda il mosto in fermentazione.
Vitigni autoctoni: vitigni che continuano a essere coltivati nelle loro zone di origine, come il Friulano e lo Schioppettino in Friuli Venezia Giulia.

23 maggio 2013

Cantine Aperte: domenica 26 maggio 2013

  

 

Cantine Aperte è l’evento enoturistico più importante in Italia. Dal 1993, l’ultima domenica di maggio, le cantine socie del Movimento Turismo del Vino aprono le loro porte al pubblico, favorendo un contatto diretto con gli appassionati di vino.
Cantine Aperte è diventato nel tempo una filosofia, uno stile di viaggio e di scoperta dei territori del vino italiano, che vede, di anno in anno, sempre più turisti, curiosi ed enoappassionati avvicinarsi alle cantine, desiderosi di fare un’esperienza diversa dal comune. Oltre alla possibilità di assaggiare i vini e di acquistarli direttamente in azienda, è possibile entrare nelle cantine per scoprire i segreti della vinificazione e dell'affinamento.

28 aprile 2013

Ville Aperte 2013

L’iniziativa “Ville Aperte” ritorna per il 9. anno consecutivoil mercoledi’ 1. maggio 2013 dalle ore 10.00 alle ore 18.00 con l’apertura straordinaria al pubblico delle splendide dimore private a nord-est del Friuli Venezia Giulia, in un’area paesaggisticamente magnifica che si estende nei territori dei comuni organizzatori: Buttrio, Manzano, Corno di Rosazzo, Pavia di Udine, Pradamano e Premariacco (UD).
Saranno visitabili 13 siti tra luoghi d’arte, dimore storiche, giardini e parchi grazie alla disponibilità dei proprietari che apriranno straordinariamente al pubblico le loro splendide residenze.
La manifestazione, oltre alle visite guidate alle ville, vede numerose attività a margine quali concerti, degustazioni di vini e attività didattiche per i più piccoli; i turisti saranno accompagnati dalle guide turistiche professioniste di Itineraria e potranno assistere ai concerti, prender parte alle degustazioni di prodotti tipici locali, fare percorsi in carrozza e visitare mostre d’arte, pittura e antiquariato.
La partecipazione è gratuita.

27 marzo 2013

Calendario per imbottigliare - 2013


Noi vignaioli non sappiamo dare una spiegazione scientifica sul perché la Luna influenza i cicli vitali delle nostre coltivazioni e delle nostre produzioni di vino, ma di queste cose in cui da secoli verifichiamo un’evidenza certa, non sbagliamo.
L’esperienza credo sia importante. Se tutti i vignaioli tengono conto degli influssi lunari anche per l’imbottigliamento del vino, una ragione dovrà pur esserci… Poi ovvio, i vini ammazzati con trattamenti di varia natura (pastorizzazione, sterilizzazione) sicuramente non risentono di influssi di Luna, luce e calore… sono liquidi sterili… in tutti i sensi.
Qui sotto trovi la tabella che riporta i periodi ottimali all’imbottigliamento, utilizzala tenendo sempre presente che l’influenza della Luna aumenta con il protrarsi dell’affinamento, un vino appena imbottigliato (perlomeno nel primo mese) non subisce alcuna modificazione.
Proprio per charire riporto questo schema ad hoc:




Imbottigliare i vini fermi in LUNA CALANTE e quelli frizzanti in LUNA CRESCENTE
Ricorda: non imbottigliare quando tira il vento.
Periodi di luna calante
gennaio
dal 1 al 11 e dal 28 al 31
febbraio
dal 1 al 10 e dal 26 al 28
marzo 
dal 1 al 11 e dal 28 al 31
aprile
dal 1 al 11 e dal 26 al 30
maggio
dal 1 al 10 e dal 26 al 31
giugno
dal 1 al 8 e dal 24 al 30
luglio
dal 1 al 8 e dal 23 al 31
agosto
dal 1 al 6 e dal 22 al 31
settembre
dal 1 al 5 e dal 20 al 30
ottobre
dal 1 al 5 e dal 20 al 31
novembre 
dal 1 al 3 e dal 18 al 30dicembre dal 1 al 3 e dal 18 al 31

Unesco Cities Marathon 1° edizione - 1 APRILE 2013


Manca poco all’arrivo a Cividale dei partecipanti all’Unesco Cities Marathon, la maratona podistica che unisce simbolicamente sulla distanza classica dei 42,195 km le città di Aquileia e Cividale, già patrimonio universale dell’Unesco, passando per Palmanova, candidata anch’essa a prossima Città dell’Unesco.


Le pianure del Friuli Venezia Giulia raccontano una lunga storia di imperi e invasioni che ne hanno formato lingua e cultura. A partire dalla sede del Patriarcato di Aquileia, per passare attraverso Palmanova, una delle ultime città fortificate Veneziane al mondo, e finire a Cividale del Friuli, fondata da Giulio Cesare e poi capitale dei Longobardi in Friuli, la Unesco Cities Marathon è una corsa attraverso la storia di questa regione.
http://www.unescocitiesmarathon.it